FAMILY DAY - IL GIORNO DELLA FAMIGLIA.
Già... la famiglia, un insieme di persone che si amano, che vogliono passare la loro vita insieme, che vogliono prendersi cura l'uno dell'altro, dividere tutto, gioie e dolori e sedersi un giorno insieme a dar da mangiare ai piccioni ricordando i bei tempi andati e guardando le foto dei nipotini.
Ma oggi è un brutto giorno per la storia del nostro martoriato Paese. Oggi a Roma si è scritta una delle pagine più tristi per i diritti degli esseri umani. Oggi a Roma, le persone che hanno manifestato, non hanno sfilato per le vie della città per costruire, unire, promuovere, valorizzare la famiglia. L'hanno fatto per sostenere che l'unica famiglia che accettano è la loro, per dire che tutto ciò che è diverso da loro è sbagliato, da condannare, da nascondere... roba di cui vergognarsi. Hanno calpestato il diritto sacrosanto di amarsi, indipendentemente dal sesso delle persone che si amano, il diritto sacrosanto di vedersi riconosciuti diritti che non vengono riconosciuti agli uomini o alle donne, ma agli esseri umani, hanno calpestato il diritto di chiunque a rivolgere il proprio amore verso un bambino, condannando quel bambino a rimanere solo o, peggio, a non venire nemmeno al mondo.
Hanno calpestato il diritto dei bambini di imparare qualcosa su se stessi, sul proprio corpo, di imparare che tutto ciò che sono è bello ed unico e speciale e sacro, ma che non devono vergognarsi di nulla, perché essere vivi non è mai una vergogna.
Le persone che hanno sfilato oggi a Roma vogliono impedire che il bullismo, l'omofobia, l'emarginazione vengano eradicate dalle scuole tramite la cultura. Vogliono che i loro figli vivano in una società in cui la famiglia preveda uno schema ben preciso: uomo, donna, matrimonio, bambino e non sono in grado di vedere che i loro figli vivono già in una società dove quel tipo di famiglia è ormai praticamente inesistente. Si aggrappano disperatamente alla loro idea di perfezione senza rendersi conto che la bellezza non ha nulla di perfetto. La cosa peggiore, però, è che si nascondono dietro ad un Dio che, se davvero esistesse, oggi li avrebbe arsi vivi tutti.
Hanno calpestato il diritto dei bambini di imparare qualcosa su se stessi, sul proprio corpo, di imparare che tutto ciò che sono è bello ed unico e speciale e sacro, ma che non devono vergognarsi di nulla, perché essere vivi non è mai una vergogna.
Le persone che hanno sfilato oggi a Roma vogliono impedire che il bullismo, l'omofobia, l'emarginazione vengano eradicate dalle scuole tramite la cultura. Vogliono che i loro figli vivano in una società in cui la famiglia preveda uno schema ben preciso: uomo, donna, matrimonio, bambino e non sono in grado di vedere che i loro figli vivono già in una società dove quel tipo di famiglia è ormai praticamente inesistente. Si aggrappano disperatamente alla loro idea di perfezione senza rendersi conto che la bellezza non ha nulla di perfetto. La cosa peggiore, però, è che si nascondono dietro ad un Dio che, se davvero esistesse, oggi li avrebbe arsi vivi tutti.
Io ho solo la speranza che chi deve legiferare, in questo paese, non abbia intenzione di mettersi sulla coscienza tutte quelle FAMIGLIE che già esistono e che devono sgomitare per ottenere ciò che per altri è la normalità.
Ma so che nonostante tutto loro, quelle FAMIGLIE lì, continueranno ad amarsi lo stesso.